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Robert Parmel a cura di Anna Baccari

Attività: 

Robert Parmel era una navigatore appasionato di storia ed abitava in Germania. Aveva compiuto molte esplorazioni e viaggi con la sua nave e il suo equipaggio fidato.

Un giorno a Robert venne l'idea di partire per un'altra esplorazione. Decise di andare in Asia, circumnavigando l'America. Lo propose al suo equipaggio, che accettò volentieri. Poi partì.

Il suo viaggio proseguiva in modo lineare, ma una notte si imbattè in una tempesta, che distrusse la sua nave. Tutti morirono, tranne Robert, che riuscì a sopravvivere reggendosi ad un'asse di legno, poi svenne.

La tempesta si calmò.

La mattina dopo l’uomo si svegliò e si ritrovò sdraiato su della sabbia rossa. Si guardò attorno e non vide nient'altro che acqua di color blu scuro e sabbia.

Realizzò che era approdato su un'isola. Disperato iniziò ad urlare ed a chiamare tutti i nomi dei suoi compagni di viaggio, non rispondeva nessuno. Robert, però, non si arrese ed iniziò a esplorare l'isola. Il sole era caldo; lui era stanco, triste, voleva rivedere la sua bella Germania, la sua famiglia e i suoi amici, sopratutto aveva fame e sete. Decise di non darsi per vinto ed incominciò a camminare. Trovò una foresta. Con la speranza di scovare del cibo e dell'acqua non salata, si addentrò in essa. Nella foresta c'era fresco, essendoci ombra. Robert ne sentì refrigerio, ma non riuscì né a dissetarsi, né a sfamarsi.

Ad un certo punto sentì delle voci. Quelle voci si fecero sempre più vicine. Diede un'occhiata a cosa stesse succedendo, anche se non vedeva bene (perchè aveva perso i suoi occhiali). Notò che c'erano degli uomini che stavano rincorrendo una persona, però non capì se fosse maschio o femmina. A Robert non importava di che sesso fosse l'inseguito, lui era sempre stato una persona pura di cuore e gli piaceva aiutare gli altri. Vide che era un uomo. Decise allora che, quando fosse stato un po' più vicino a lui, gli sarebbe saltato addosso per spostarlo, in modo da salvarlo. Arrivò quel momento. Robert prese una bella rincorsa cadendo addosso allo sconosciuto e spostandolo a destra, in quel modo fece perdere l'orientamento agli inseguitori.

Quando Robert aprì gli occhi, vide che l'uomo a terra aveva la carnagione chiara, i vestiti strappati e un pugnale nella cintura. Robert gli chiese se stesse bene e notò che l'altro lo stava squadrando con gli occhi. Robert non capì.

L'uomo lo guardò attentamente e gli disse un "grazie" in inglese. Robert comprese che era un inglese e pensò di poter conversare tranquillamente con lui, visto che conosceva molto bene quella lingua. Gli chiese chi fosse. L'uomo gli disse che si chiamava Inca Forest e che era partito dalla Scozia con l'intento di arrivare in Asia, circumnavigando l' America.

Robert fu contento di aver trovato una persona che come lui fosse naufragato in quell'isola. I due naufraghi ricominciarono a camminare ed iniziarono a raccontarsi le loro avventure vissute fino a quel momento.

Arrivarono davanti ad una grotta e vi entrarono. Stavano tutti e due morendo di fame, Inca sopratutto: erano tre giorni che non mangiava, a tal punto da prendere il suo pugnale ed uccidere Robert.

Così fece e Robert morì.

 

Anna Baccari, classe II E