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Scuola inclusiva

La scuola italiana sviluppa la propria azione educativa in coerenza con i principi dell’inclusione delle persone e dell’integrazione delle culture, considerando l’accoglienza della diversità un valore irrinunciabile.”(Annali 2012)

Il concetto di Bisogni Educativi Speciali (BES) si basa su una visione globale della persona con riferimento ai principi enunciati dalla legge 53/2003.

Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali vivono una situazione particolare, che li ostacola nell’apprendimento e nello sviluppo: questa situazione negativa può essere a livello organico e pervasivo (si pensi alle disabilità motorie o all’autismo …), biologico (ad esempio nella dislessia), oppure familiare, sociale, ambientale, contestuale o in combinazioni di queste.

Il bisogno che tutti gli alunni hanno di sviluppare competenze, senso di appartenenza, di identità,  di valorizzazione, di accettazione, per gli alunni con bisogni educativi speciali, necessita di maggiore attenzione da parte dell’istituzione scolastica. Pertanto la nostra scuola si attiva per una piena inclusione, attuando il PAI (Piano Annuale di Inclusione).

Esso è suddiviso in due parti:

  • Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
  • Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività 

 La scuola si propone l'obiettivo di consentire a ciascun alunno il pieno sviluppo delle proprie potenzialità. A tal fine l’istituzione scolastica presta particolare attenzione a:

  • formazione delle  classi tenendo conto delle risorse disponibili (spazi, attrezzature) e di opportuni criteri necessari all’integrazione di ogni alunno (orari, numero di alunni per classe, …)
  • collaborazione con la famiglia e con gli specialisti del servizio territoriale di Neuropsichiatria Infantile, o altri enti specializzati accreditati per predisporre un apposito "progetto educativo individualizzato", coordinato dagli psicopedagogisti e dal docente referente
  • integrazione e  conseguente intervento degli operatori e dei docenti specializzati con attività che riguardino tutta la classe o tutto il gruppo in cui è inserito l'alunno
  • inclusione degli alunni BES, monitorando le specifiche difficoltà di ciascuno per ridurre lo svantaggio scolastico, attraverso l’attivazione di percorsi di informazione/formazione specifica degli insegnanti, la predisposizione di strumenti compensativi/dispensativi adeguati e di modalità alternative per il lavoro scolastico degli alunni con diagnosi o valutazioni, anche attraverso le nuove tecnologie
  • redazione di PDP (piani didattici personalizzati) e di PEI (piani educativi individualizzati) per attuare strategie didattiche mirate a garantire il successo formativo e una valutazione adeguata ai casi.

Alunni che necessitano di istruzione domiciliare

Per gli alunni colpiti da gravi patologie o impossibilitati a frequentare la scuola per motivi di salute per almeno 30 giorni, la scuola si impegna, previa richiesta medica e col consenso dei genitori, a progettare percorsi personalizzati di istruzione domiciliare ai sensi delle norme vigenti, utilizzando gli appositi fondi ministeriali, integrati da altre risorse disponibili, a partire dai fondi annualmente assegnati per l’arricchimento dell’offerta formativa (L. 440/97).
I docenti da impiegare nei singoli progetti saranno individuati prioritariamente fra i docenti della classe cui appartiene l’alunno/a interessato/a.