Nelle steppe dell’Africa c’era un leone molto prepotente che voleva essere il re del continente.
Sottometteva al proprio potere tutti gli animali.
Un giorno le formiche, che erano molto assetate dal gran caldo, andarono al fiume per bere.
Lì videro il leone. Non fecero in tempo ad avvicinarsi che lui le mandò via.
Il leone sottopose a dei lavori forzati gli animali, dai più grandi ai più piccoli, per costruire un tempio dedicato a lui, perché tutti potessero ricordarlo.
Dopo una settimana i poveri animali erano davvero stancati di lavorare per lui.
Decisero allora di organizzare un piano per cacciarlo.
Il leone aveva un punto debole: aveva paura del fuoco.
In passato infatti, degli uomini avevano cercato di dare fuoco alla sua coda, per allontanarlo dal loro villaggio.
Così lui, se vedeva il fuoco, correva via a gambe levate.
Allora, con l’aiuto di un elefante, crearono qualcosa di simile ad un uomo, con in mano una torcia di fuoco accesa, poi si avvicinarono alla rupe del leone, che stava dormendo.
Quando il re della foresta sentì odore di fumo, aprì gli occhi e scappò via velocissimo per la paura di potersi di nuovo bruciare la coda con il fuoco.
Così gli animali dell’Africa poterono tornare a vivere con gioia la loro vita.
L’unione fa la forza.
Castiglioni Emma