In una bella giornata di sole, i miei amici Diego, Marco ed io, giocavamo al parco con il pallone.
Ci stavamo divertendo, quando il pallone andò sotto un albero.
Lì vedemmo quattro pezzi strappati di una mappa di Tradate.
La mappa era molto vecchia e ingiallita.
Aveva un’aria sinistra.
Cercammo in tutti i modi di ricomporla e dopo mezz' ora ci riuscimmo.
Essendo stupefatti, ci incamminammo fin dove ci portava quella mappa.
Passando tra i palazzi, le case e le scorciatoie giungemmo in un vicolo cieco.
Ci accorgemmo, però, che sulla mappa c’era un buco.
Il mio amico Diego scoprì, con molta fatica, che quel buco indicava l’unico tombino che c’era nel vicolo.
Nessuno voleva andare lì dentro perché c’era una puzza tremenda, essendovi la fogna della città.
Poi io e i miei amici ci facemmo coraggio e vi scendemmo dentro.
Coprendoci il naso con la maglietta, ci dividemmo nei canali sotterranei della città.
Vidi di tutto lì dentro: dalla scatoletta di verdura, allo shampoo per i capelli…finchè i canali si congiunsero in un unico punto.
Guardandoci sconvolti non sapevamo cosa fare, quando, all’improvviso, vedemmo qualcosa che luccicava.
Andammo vicino all’oggetto misterioso e lo alzammo.
Era una barchetta di diamante!
Era alta mezzo metro e lunga un metro.
Eravamo diventati ricchi!
Gioele Banfi, II E